Il 7 febbraio 2020 Padova ha inaugurato ufficialmente, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’anno in cui la vede Capitale Europea del Volontariato.

E’ stato un momento istituzionale che di certo non presagiva le settimane e i mesi a venire che avrebbero stravolto la vita di tutti.

La Capitale Europea del volontariato, Padova, è fatta di un capitale costituito da associazioni e volontari, che incarnano valori di solidarietà condivisi nella convinzione di poter essere utili e poter dare risposte ai bisogni dell’altro.

Valori inestimabili, gratuiti, che permeano progetti diversi che si adattano al territorio e alle esigenze del tempo, dalla distribuzione alimentare, a quella medicinale, dal sostegno psicologico, all’accompagnamento, alle donazioni.

E questi sono solo alcuni settori in cui i volontari si spendono, donando tempo buono a chi ne ha bisogno.

Per un bene più grande, per il bene comune.

A distanza di nove mesi il mondo intero sta affrontando un secondo doloroso attacco da parte di un virus subdolo che ora ci fa sentire più fragili, incapaci di cantare alla finestra e scrivere che “ANDRÀ TUTTO BENE”.

Ma i volontari sono ancora qua, in una città come Padova che testimonia ancora una volta che l’altro siamo noi, perché c’è ancora bisogno di dircelo.